ALLOGENA

ALLOGENA


La mostra dell’artista Grazia Azzali, esprime un percorso complesso e interessante a livello artistico, dentro la tipologia dell’Archetipo che sviluppa, dimensioni di appartenenza nelle varie tipologie, per coinvolgere gli aspetti della psiche, che compone estensioni suggestive ed affettive, nella componente dell’inconscio.
Le opere esposte esprimono il senso eclettico dell’artista, che invade i dinamismi dello spirito, per intraprendere un viaggio verso le alternative complesse dell’Immaginario ancestrale, il quale individua i contenuti verso concrete visualizzazioni, che creano strutture nelle tipologie identitarie, per un inserimento verso la sfera creatrice del ciclo, che coinvolge tematiche terrestri e cosmiche, per una componente rigeneratrice nella dominante del limite umano.
L’unione di presenze ancestrali cosmiche, generano una condizione produttiva per la realtà terrestre, esercitando elementi fecondativi, con la presenza del maschile e del femminile nominati: Nuco, l’alieno con Eda, elemento ibrido, che genera l’uovo fecondativo, il quale dovrà esercitare un mutamento dentro la specie, come capacità di vincere le tenebre del pianeta terrestre. In questo senso l’artista procede per convinzione astrale, dove le forze possono diventare una forma di superamento dentro le strutture oscure del male, per un futuro libero e luminoso.
Il dinamismo delle due identità, viene espresso dall’artista con energiche realtà pittoriche e materiche, per evidenziare le tipologie del retaggio alieno, considerando la componente del femminile, nel binomio con le due identità, dentro schemi grafici di cromatiche suggestive nella componente tipologica e atavica della Dea Madre; sempre presente nella cultura primordiale, che riuscì a produrre elementi arcaici, i quali aprirono le porte della maternità per la conquista del femminile, come cultura conservatrice del genere umano.
Le opere dell’artista si espandono dentro le ceramiche in Raku per la creazione di uova cosmiche tridimensionali, accese nei toni primitivi di appartenenze tribali, che producono elementi di rinnovamento mitologico, il quale esplode nell’Archetipo dell’oblio onirico, che genera la quiete del subconscio.

L’artista Grazia Azzali, denomina “Allogena” questa mostra, rapportandosi nell’etimologia greca, per definire un popolo diverso nella propria etnia, per la creazione immaginaria di una nuova progenie; che racchiuda in sé l’evoluzione spirituale di un rituale che oscilli dentro le sfere primarie e celebrative di mondi estremi, i quali si offrono come presenze catartiche, nello sviluppo mediatico, dove si può raggiungere la purificazione dell’anima dai mali del mondo.

di IVES CELLI