BLA BLA BLA

BLA BLA BLA

by Michela Giacon,

Sempre sorprendendoci con proposte artistiche di grande originalità e fortemente differenziate per riforme e materiali, Azzali traduce la sua intensa forza espressiva in questa recentissima serie di sculture in ceramica raku, dal titolo onomatopeico ed emblematico, “BLA BLA BLA”. Azzali plasma la materia creando enormi bocche sinuose intente a quel blaterare, a quel cicaleccio continuo che è proprio della nostra attualità, ove i significanti predominano aggressivi sovra a qualunque contenuto, svuotandolo di senso.

Enormi bocche molli, torcendosi come molluschi bivalvi, protendono e spalancano le labbra blateranti, che si protendono da teste-mascherone dagli occhi vacui, nella cui forma appaiono fantasmi di personaggi disneyani fusi tra loro, colti nel disciogliersi rapido della materia, in un dissolvenza da incubo tra la forma e l’informe. Quest’ascendenza che potremmo definire” post pop”, appare filtrata, nelle reminiscenze dell’artista – nel suo travasare l’inconscio in una modellazione di getto -, da una visione d’ implacabile causticità, come in certa produzione di Jeff Koons. La bocca spalancata, che sembra creare un risucchio nel vuoto, non è un simbolo ma una “cosa in sé” : il gorgoneion del nostro inferno contemporaneo.